11 Novembre 2014 - Home Page
IL NUOVO BIDECALOGO
Linee d’indirizzo e di autoregolamentazione del CAI in materia di ambiente e tutela del paesaggio
(Documento approvato dall’AND di Grado il 24 e 25 maggio 2014)
Parte Prima: posizione ed impegno del CAI a favore dell’ambiente montano e della sua tutela
Punto 4 – Turismo in montagna
Il CAI è cosciente dell’importanza che ha rivestito e riveste il turismo, estivo ed invernale, per l’economia e le popolazioni di montagna.
Dall’inizio del secolo scorso ad oggi sono state costruite numerose infrastrutture (vie d’accesso, parcheggi, insediamenti abitativi ed alberghieri, impianti di risalita, piste, ecc.), in particolare al servizio dello sci su pista, con un impatto devastante sul territorio montano. Ciò vale anche per altri tipi di infrastrutture al servizio del turismo di massa in montagna quali: parchi avventura, campi da golf, piste per il downhill. La realizzazione e/o l’ampliamento di tali infrastrutture sono spesso incoraggiati da notevoli finanziamenti pubblici che ne favoriscono la proliferazione.
La nostra posizione
Prima ancora di invocare nuove norme legislative, il CAI auspica perciò che le leggi, nazionali e/o regionali, in vigore siano applicate rigorosamente. Il CAI è di norma contrario alla realizzazione di nuove infrastrutture, nuovi impianti o di ampliamento di quelli esistenti, in particolare nelle aree protette e nei siti “Natura 2000”,dove deve esser assolutamente vietato ogni intervento in tal senso ed inoltre in ambiti altitudinali soggetti a condizioni climatiche che richiedano dispendio di risorse naturali ed energia per garantire l’innevamento artificiale.
Ove e quando se ne ravvisasse l’opportunità socio – economica, nelle zone in cui tali infrastrutture siano già presenti, chiede sia fatta sempre una rigorosa analisi dei costi / benefici e della sostenibilità economica ed ambientale.
Nella sostituzione di impianti obsoleti chiede, inoltre, che il terreno dove insistevano i vecchi impianti sia riportato quanto più possibile allo stato originale. Chiede, inoltre, che vengano smantellati quelli non più in funzione, pure ripristinando l’ambiente allo stato originale.
Per quanto riguarda le altre infrastrutture, esse dovrebbero, quando possibile, essere collocate in prossimità delle zone già antropizzate salvaguardando le zone ancora caratterizzate da naturalità.
Il CAI ritiene che il turismo in montagna vada sostenuto con il miglior utilizzo dell’esistente ma, soprattutto, con un grande sforzo per la diversificazione dell’offerta mirata alle presenze lungo tutto l’arco dell’anno.
Il CAI privilegia e incentiva il turismo sostenibile, finalizzato prevalentemente alla “esplorazione” intesa come osservazione ed immersione nella natura in contatto con la cultura e le tradizioni locali, convinto che ciò costituisca un tangibile contributo alla conservazione dell’ambiente.
Il nostro impegno
Il CAI si impegna a confermare a tutti i livelli la sua contrarietà a:
- nuove opere a fune per raggiungere vette, ghiacciai, valichi o territori che comunque superino i 1600 metri sulle Alpi ed i 1200 metri sull’Appennino;
- realizzazione di nuove stazioni sciistiche sotto i 2000 metri di quota ed all’ampliamento dei comprensori sciistici esistenti;
- realizzazione di nuove strade e/o vie di accesso di valenza turistica aperte al pubblico per l’accesso a luoghi finora raggiungibili attraverso mulattiere, sentieri e/o strade agro-silvo-pastorali.
Si impegna inoltre a:
- intervenire nelle procedure amministrative di approvazione della pianificazione ed, in particolare, dei piani neve, a tutela del paesaggio e dell’ambiente, esperendo, se necessario, i previsti ricorsi amministrativi e/o giurisdizionali;
- appoggiare iniziative volte a sostituire, nei centri minori, all’attività sciistica su pista il turismo verde;
- favorire la ristrutturazione ed il rilancio di strutture storiche, alberghi anni ’50, malghe abbandonate, anche in media valle, prima di costruirne di nuove;
- contrastare o, comunque, scoraggiare l’uso di aerei, elicotteri, motoslitte per finalità ludico-sportive.