29 Dicembre 2016 - News
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NOTIZIARIO C.A.I. del 31dicembre 2016 – a cura di Flaminio Benetti
Sezione Valtellinese – Sondrio
Sede sociale: Via Trieste, 27 Sondrio (tel. e fax: 0342-21 43 00).
E – mail: info@caivaltellinese.it
https://www.caivaltellinese.it
I soci che hanno notizie o avvisi da pubblicare sul sito della Sezione, indirizzino a: cristian@waltellina.com
claudio@waltellina.com
Apertura: martedì e venerdì dalle ore 21 alle 22.30
AUGURI
Venerdì 22 dicembre scorso, nel pomeriggio, in Piazza Campello, la Sezione Valtellinese del C.A.I.
ha fatto gli auguri a tutta la cittadinanza attraverso la discesa dei cinque Babbi Natale dal campanile della Collegiata e il falò, acceso dopo le 18,30’. I soci della Sottosezione di Teglio hanno preparato migliaia di “sciatt” di alta qualità da offrire agli amici che sono venuti a incontrarci.
In questa occasione, rinnoviamo a tutti, soci, amici e simpatizzanti, i migliori auguri per il prossimo anno. Che il 2017 porti alle Terre Alte la speranza di una vita sempre migliore, in un ambiente di alta qualità dove la salvaguardia del paesaggio sia uno degli obiettivi prioritari.
TESSERAMENTO 2017
DIECI BUONI MOTIVI PER DIVENTARE SOCI C.A.I.
La quota sociale per il 2017, per i soci ordinari, è di 50 euro, dei quali 10,33 vanno all’organizzazione centrale, 7,36 sono per le pubblicazioni, 9,13 per le assicurazioni e 2,68 per il fondo Pro – Rifugi.
Soci familiari: 27 euro.
Soci giovani: 17 euro – Secondo socio giovane e successivi con un socio ordinario in famiglia: 9 euro.
Nuova iscrizione: 6 euro, per la tessera. I nuovi9 soci hanno diritto al distintivo e a una copia del Bidecalogo, il testo con gli impegni dell’associazione a favore dell’ambiente.
I soci tra i 18 e 25 anni acquisiscono tutti i diritti dei soci ordinari pagando la quota corrispondente a quelli familiari (27 euro).
Documento riguardante il rapporto di convivenza tra l’uomo e i grandi carnivori
Il Comitato Centrale d’Indirizzo e Controllo del C. A. I. ha approvato il seguente atto d’indirizzo:
“Preso atto del processo di ricolonizzazione spontanea delle montagne italiane da parte del lupo (Canis lupus) e dell’incremento della popolazione di orso bruno (Ursus arctos) già presente sulle Alpi centro – orientali, e della ricomparsa della Lince (Lynx linx) in alcune zone delle Alpi, considerata la grande rilevanza biologica, storica e culturale e il contesto legislativo di tutela a livello europeo, nazionale e locale, di queste specie,
Il Club Alpino Italiano
valuta con favore
il ritorno dei grandi carnivori in Italia, coerentemente con quanto sancito nell’art. 1 del proprio statuto (…la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale) e come ribadito dal Bidecalogo.
Considerando possibile la convivenza dell’uomo con i grandi carnivori, auspica il loro stabile insediamento e la ricostituzione di popolazioni vitali e socialmente accettate, in grado d’interagire compiutamente con le altre componenti eco – sistemiche anche nel rispetto delle attività agro – silvo – pastorali tradizionali.
Tenendo conto dell’elevato grado di antropizzazione del territorio alpino e appenninico, delle ricadute su alcune attività economiche con relativi conflitti e del timore che la presenza dei grandi carnivori ingenera in una parte della popolazione,
ritiene
che detti processi di ricolonizzazione debbano necessariamente essere accompagnati da adeguati interventi finalizzati a mantenere, migliorare o ricreare il contesto ambientale, economico e socio – culturale, indispensabile a garantire la convivenza con queste specie;
considera
fondamentali i due aspetti seguenti: prevenzione e comunicazione.
La prevenzione dei danni alle attività antropiche appare migliorabile attraverso un maggior controllo della reale funzionalità ed efficienza delle opere di protezione e dissuasione presenti sul territorio e tramiate l’incentivazione di una loro ulteriore diffusione nelle zone d’interesse.
La comunicazione corretta è indispensabile per fornire alla popolazione in generale e specificamente ai principali portatori d’interesse, nozioni sull’etologia e l’ecologia dei grandi predatori, perché ne comprendano la funzione e il grande valore biologico. Tramite la conoscenza si possono, infatti, superare ataviche paure, comprendendo al contempo le complesse problematiche legate a questo ritorno.
Attraverso la consapevolezza, si possono adottare quei comportamenti responsabili e razionali, che soli possono consentire una convivenza equilibrata con specie di fondamentale valenza ecologica, s rischio di estinzione.
Indispensabile è l’attività di monitoraggio, gestione, informazione e formazione attuata dagli enti preposti.
Strategico, inoltre, appare il rafforzamento dei contatti, della collaborazione e del coordinamento tra enti nazionali e sovranazionali, al fine di garantire l’applicazione di protocolli unitari e condivisi, importanti soprattutto per la gestione e il controllo degli individui problematici (in particolare, orso bruno).
Si ritiene infine indispensabile che le iniziative tese ad attenuare l’impatto del ritorno dei grandi carnivori trovino realizzazione in un quadro programmatico di finanziamenti nazionali e regionali e che ci siano indennizzi certi e rapidi per i danni e le predazioni sugli animali allevati.
Auspica
Una decisa intensificazione delle attività di ricerca scientifica sui grandi carnivori, volte in particolare a migliorare e diffondere le conoscenze relative alla loro etologia, ecologia e distribuzione, necessarie per un’ottimizzazione delle azioni di gestione e conservazione faunistica;
s’impegna, per parte propria
– a fornire il proprio supporto agli enti e istituzioni responsabili della gestione dei grandi carnivori, sia in termini di formazione culturale, sia mediante la raccolta di dati aggiuntivi su avvistamenti e indici di presenza, tramite la propria capillare presenza sul territorio montano, segnalando altresì situazioni problematiche di convivenza con l’uomo e valorizzando la messa in atto di buone pratiche, con prioritario riferimento alle tradizionali attività zootecniche di montagna;
– ad attivare presso i propri associati una serie d’iniziative volte a migliorare la conoscenza e l’accettazione di queste specie, nonché individuare divulgare adeguate norme comportamentali per i frequentatori della montagna.
SCI CAI Sondrio
SCI DI FONDO
I corsi collettivi saranno al Centro del fondo di San Giuseppe (Chiesa Valmalenco) e saranno di sei lezioni da due ore ciascuna, di tecnica classica o di pattinaggio, nelle giornate di mercoledì, con inizio il 18 gennaio, sabato, con inizio il 14 gennaio, e domenica, con inizio il 15 gennaio.
Il costo del corso è di 80 euro, cui si devono aggiungere 3 euro/giorno per l’accesso alla pista e l’eventuale assicurazione per chi non è socio del CAI (costo 6 euro/giorno).
Il sabato è previsto anche un corso base dedicato ai bambini tra 4 e 12 anni, gratuito per chi ha almeno uno dei genitori iscritto a uno dei corsi a pagamento. Altrimenti il costo è di 60 euro.
Lo Sci CAI propone inoltre un trekking con sci di fondo o ciaspole, ad Asiago, nei giorni 24-25-26-27 febbraio 2017.
Il “Trofeo Morelli” si svolgerà il 12 marzo 2017 con la tradizionale formula della staffetta a coppie, una frazione a tecnica classica e l’altra a pattinaggio.
SCI ALPINO al Palù di Chiesa Valmalenco
Responsabile dei corsi: Enzo Bombardieri (334-11 61 613 – 0342- 21 74 47)
CORSO SOLO PER BAMBINI dell’Istituto Pio XII di Sondrio
I corsi si svolgeranno nella giornata di venerdì pomeriggio, con inizio il 13 gennaio 2017. Lezioni di due ore per sette settimane consecutive, dalle 15,00’ alle 17:00’. Trasporto in pullman con partenza da Sondrio alle ore 13:40’, Via Carducci, con fermata in Via Bernina.
I partecipanti saranno accompagnati da soci dello Sci CAI. Il prezzo sarà comunicato al momento dell’iscrizione. In linea di massima, i corsi si svolgeranno con qualsiasi condizione di tempo.
CORSI PER BAMBINI RAGAZZI, ADULTI
I corsi si svolgeranno nella giornata di sabato pomeriggio, con inizio il 14 gennaio 2017. Lezioni di due ore per sette settimane consecutive, dalle 15,00’ alle 17:00’. Trasporto con mezzi propri. Il giorno 14 gennaio, il ritrovo è alla partenza della funivia di Chiesa Valmalenco, alle ore 12:30’.
Il prezzo sarà comunicato al momento dell’iscrizione. In linea di massima, i corsi si svolgeranno con qualsiasi condizione di tempo.